DTA

Archivio Digitale delle Tesi e degli elaborati finali elettronici

 

Tesi etd-01292019-105332

Tipo di tesi
Master univ. I liv.
Autore
MIRAUDO, LETIZIA
URN
etd-01292019-105332
Titolo
Un concorso come strumento di marketing
Structure
Istituto di Scienze della Vita
Corso di studi
MASTER VINI ITALIANI E MERCATI MONDIALI III EDIZIONE
Commissione
relatore Prof. BALDUCCI, ALESSANDRO
Tutor Dott.ssa RAINOLDI, ANNA
Parole chiave
  • civiltà del bere
Data inizio appello
15/02/2019;
Disponibilità
completa
Riassunto analitico
La tesi fornisce una panoramica del lavoro svolto dal 01/07/2017 al 30/11/2017 presso la redazione di Civiltà del bere.
Civiltà del bere è la storica rivista del vino italiano fondata nel 1974 da Pino Khail e oggi portata avanti dal nipote Alessandro Torcoli. Il giornale con cadenza bimestrale studia e promuove il mondo del vino avvalendosi da sempre della collaborazione di giornalisti esperti in enologia. Nonostante il linguaggio tecnico utilizzato e la minuziosa descrizione delle tematiche trattate la rivista raggiunge una tiratura di 50000 copie e ha come target di riferimento sia l’appassionato sia l’addetto ai lavori.
Nel tempo la rivista ha sviluppato attività collaterali. Eventi e manifestazioni che hanno acquistato sempre più importanza nell’ambiente enologico attirando aziende vitivinicole di primo piano e tanto pubblico, la più nota delle quali è VinoVip.
Nel restyling della sua immagine Civiltà del bere si è avvalsa soprattutto dell’uso del Web, dal sito Internet ai social, internet è diventato per l’azienda un mezzo di vendita, di comunicazione e promozione del brand e delle sue iniziative.
Quest’anno il direttore Alessandro Torcoli ha deciso di aprire una nuova strada, un concorso enologico volto a valorizzare la tipicità dei vini italiani e per la prima volta tutta l’iniziativa è stata organizzata e gestita tramite l’utilizzo del sito internet totalmente dedicato al grande evento.
Il progetto si incentra sullo studio di un modello di marketing innovativo per l’azienda che passa tramite lo strumento del concorso enologico.
La prima parte della stesura racconta la storia della rivista Civiltà del bere, parte fondamentale che permetterà di capire la solidità, i valori e la coerenza del contesto in cui si è svolta la mia attività e il successo del progetto che abbiamo realizzato.
Nella sezione successiva verrà analizzato il progetto che mi ha vista protagonista e quindi andrò a sviscerare la peculiarità e i vari momenti operativi che sono stati alla base del Concorso WOW! The ITalian Wine Competition. Saranno approfonditi inizialmente i fattori che spingono una cantina a iscriversi a un concorso enologico e quindi gli elementi su cui far leva per ottenere il maggior numero di adesioni. Successivamente saranno analizzati i principali concorsi enologici presenti oggi nello scenario enologico italiano: Decanter World Wine Awards e International Wine Competition Vinitaly, e le guide enologiche che spesso vengono associate e confuse con i concorsi, tra le più prestigiose verranno analizzate la Guida del Gambero Rosso e Vitae dell’Associazione Italiana Sommelier.
Partendo dall’analisi SWOT spiegherò la progettazione e lo svolgimento dell’attività operativa del concorso.

È dall’analisi della concorrenza che è partito il progetto di Civiltà del bere di creare un concorso volto a valorizzare non solo l’alta qualità di vini esclusivamente italiani ma soprattutto la tipicità del prodotto e il suo legame con il territorio di appartenenza, ricercando inoltre l’etichetta più intrigante per il consumatore. Qualità, Tipicità e Bellezza, la sintesi del concorso, la sintesi dell’Italia.
Nella terza sezione saranno analizzati punti di forza del progetto, le fasi organizzative e operative che hanno caratterizzato il lavoro e i punti di debolezza che dovranno essere migliorati nelle successive edizioni. Verrà affrontata la fase di ideazione del concorso, il lavoro di archiviazione delle cantine presenti nelle diverse regioni italiane, il telemarketing con le statistiche che ho dovuto creare per ottimizzare il mio operato, la ricezione e l’efficace sistemazione di 1682 bottiglie di vino per agevolare lo svolgimento del concorso e la fase post – concorso, fondamentale per mantenere e accrescere il successo di WOW! The ITalian Wine Competition.
L’entusiasmo nato dal successo di questa nuova scelta commerciale voluta dal giornale, mi ha reso consapevole dell’importanza che un concorso può avere nello scenario italiano per diffondere e consolidare il brand aziendale, altresì mi ha permesso di constatare come in mondo in continua evoluzione la storicità, la coerenza e la professionalità siano valori che nessuna azienda vitivinicola lascia mai in secondo piano. È proprio partendo da questi elementi di eccellenza che concluderò il mio scritto con l’importanza del post – concorso, dove la rivista dovrà continuare ad essere presente dentro le cantine partecipanti avvalorando e mantenendo gli impegni presi in fase di vendita del progetto.
File