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Tesi etd-12032017-151227

Tipo di tesi
Master univ. II liv.
Autore
IOVINO, ROBERTA
Indirizzo email
robertaiovino16@gmail.com
URN
etd-12032017-151227
Titolo
il recupero del rifiuto da spazzamento stradale: prospettiva ambientale ed economica
Structure
Istituto di Management
Corso di studi
Gestione e Controllo dell'Ambiente: economia circolare e management efficiente delle risorse
Commissione
relatore Prof. TESTA, FRANCESCO
Tutor Ing. CIOCE, MICHELE
Parole chiave
  • analisi rifiuto
  • chi inquina paga
  • recupero
  • rifiuto
  • soil washing
  • spazzamento stradale
Data inizio appello
19/12/2017;
Disponibilità
completa
Riassunto analitico
Nel presente lavoro si approfondisce dal punto di vista tecnico ed economico il funzionamento di un impianto a tecnologia soil washing per il recupero delle terre provenienti dai rifiuti da spazzamento stradale indentificati col CER 20 03 03. Tale tipologia di rifiuto, secondo l’innovazione normativa del D.M. 26/05/2016, rientra nel computo della raccolta differenziata se avviata a recupero. Lo studio descrive la tecnologia in questione, prendendo ad esempio l’impianto di Guidonia Montecelio (RM) di AVR S.p.a., associando all’innovativa configurazione ingegneristica la dinamica economica in termini di struttura dei costi e ricavi. L’analisi mette in luce come un peso rilevante dal punto di vista economico è costituito dal costo per gli scarti del processo, costituiti principalmente da sovvallo, organico lavato, fanghi disidratati. Il peso in termini di costo dipende dal fatto che il rifiuto in ingresso non è sufficientemente selezionato: alcuni conferimenti non hanno al loro interno una sufficiente quantità di inerti - per il cui recupero la tecnologia soil washing è brevettata – ciò comporta che in assenza di una selezione a monte, gran parte del rifiuto in ingresso potrebbe non essere valorizzato nell’impianto e trasformarsi in uno scarto da avviare a recupero o smaltire a carico dell’azienda. Infatti il rifiuto da spazzamento stradale può essere estremamente eterogeneo (variando la composizione tra sabbie, ghiaie, rifiuti misti da littering, foglie etc.) e quindi non basta l’identificazione col CER 20 03 03 per garantire che possa essere trattato con vantaggi ambientali ed economici in un impianto come quello di Guidonia. A tal proposito è stato ideato e applicato un modello di valutazione per assegnare una percentuale di recupero presunta a ciascun conferimento in ingresso. Il modello si basa su schede di valutazione qualitativa compilate dai palisti al momento del conferimento del rifiuto. Il modello consente di creare una serie storica dei conferimenti e di supportare le decisioni aziendali sia in termini di selezione dei rifiuti/clienti, sia per la definizione di prezzi differenziati ai cancelli. Le scelte aziendali prese in coerenza col modello - che in futuro potrebbe essere ulteriormente perfezionato - sono allineate con l’interesse ambientale, consentendo da un lato di perseguire un aumento della percentuale di recupero, dall’altro di praticare discriminazione di prezzo a seconda della qualità del rifiuto in ottemperanza al principio di policy ambientale “chi inquina paga”.
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