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Tesi etd-12042017-114220

Tipo di tesi
Master univ. II liv.
Autore
GIUSTI, EDOARDO
URN
etd-12042017-114220
Titolo
Classificazione dei rifiuti: riflessi nell’organizzazione delle attività di raccolta e trattamento da parte di un gestore
Structure
Istituto di Management
Corso di studi
Gestione e Controllo dell'Ambiente: economia circolare e management efficiente delle risorse
Commissione
relatore Dott. TESTA, FRANCESCO
Tutor Dott. CHIARI, STEFANO
Parole chiave
  • Alia Spa
  • assimilazione
  • ATO
  • decreto
  • gestione rifiuti
  • rifiuti speciali
  • rifiuti urbani
  • RSU
  • servizi ambientali
  • tassa dei rifiuti
  • Toscana
  • trasporto rifiuti
Data inizio appello
19/12/2017;
Disponibilità
completa
Riassunto analitico
Il lavoro prende spunto dalla condizione di continuo mutamento che ha subito negli ultimi anni la normativa in tema di gestione del servizio di raccolta integrato dei rifiuti urbani. Nello specifico viene affrontato il succedersi di nuove discipline sul metodo di calcolo della tariffa e sui criteri di assimilazione, demandati dal Legislatore in un momento di assoluta incertezza alle singole amministrazioni comunali, che di fatto hanno frammentato il panorama nazionale e comportato un eterogenea applicazione a livello territoriale.
A ciò deve affiancarsi la sempre maggiore consapevolezza da parte del mercato del valore che stanno ad oggi progressivamente assumendo i rifiuti di questo tipo in seno alle strategie economiche-politiche aziendali, da cui ne discende un diverso tenore della domanda, in aumento rispetto agli anni precedenti. Tutto ciò trae paradigma dalle ormai mature tecnologie e processi di riciclo dei materiali che rendono vantaggioso il loro acquisto sotto un profilo economico, declinato secondo canoni di sicurezza degli approvvigionamenti e risparmio generale di costi di produzione.
Se, dunque, ciò che fino a poco tempo fa era classificato come un’esternalità di cui disfarsi oggi ricopre un ruolo da protagonista, in virtù anche delle nuove politiche europee sull’Economia circolare, rimane certamente oscuro il motivo per cui ciò non possa trovare una valutazione in tal senso anche in sede di costi di gestione ed altresì nella normativa di riferimento.
La ricerca da parte del Legislatore di un criterio di ripartizione delle spese del sistema che faccia i conti con tutte le esigenze dei soggetti coinvolti deve accordarsi in tal senso con le accezioni sopra rilevate, senza creare attriti con l’ormai sistema radicalizzato di gestione integrata dei rifiuti e con il giusto costo che le aziende hanno diritto a sostenere.
L’attuale situazione nazionale è senza dubbio arrivata ad un punto in cui il raggiungimento di un corretto equilibrio tra gli stakeholders non può realizzarsi esclusivamente con la sola introduzione disposizioni normative, ma anche grazie allo studio di settori dedicato, fase istruttoria fondamentale alla creazione di un equo profilo funzionale.
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