Tesi etd-04172021-130253
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Tipo di tesi
Master di Secondo Livello
Autore
FRANZE', ALFONSO
Indirizzo email
franze.alfonso@gmail.com
URN
etd-04172021-130253
Titolo
Frattura di scaffold riassorbibili: caso clinico e revisione della letteratura.
Struttura
Istituto di Scienze della Vita
Corso di studi
Corsi Alta Formazione - TRATTAMENTO PERCUTANEO DELLA MALATTIA CORONARICA
Commissione
relatore Dott. BERTI, SERGIO
Tutor Dott. VARBELLA, FERDINANDO
Tutor Dott. VARBELLA, FERDINANDO
Parole chiave
- scaffold riassorbibili frattura magmaris
Data inizio appello
30/04/2021;
Disponibilità
completa
Riassunto analitico
L’angioplastica con scaffold riassorbibili in pazienti giovani potrebbe dimostrare notevoli potenziali vantaggi, tuttavia è una procedura che necessita di particolari accorgimenti, e che può portare a problemi del tutto nuovi come la frattura dello scaffold.
Il giovane paziente in oggetto è stato sottoposto ad una angioplastica con scaffold riassorbibile Magmaris sulla discendente anteriore media come completamento elettivo dopo una angioplastica primaria sulla coronaria destra. L’imaging post-impianto ha dimostrato la frattura dello scaffold con prolasso degli struts nel lume vasale. Dopo avere valutato le possibili strategie terapeutiche si è scelto di impiantare un ulteriore Magmaris a copertura della frattura. Il follow-up angiografico ed OCT ad un anno ha dimostrato un buon risultato finale, con riassorbimento di entrambi i Magmaris.
Il caso presenta una soluzione originale e mai riportata in letteratura ad una nuova possibile problematica introdotta dagli scaffold riassorbibili. Tale strategia necessita ovviamente di ulteriori dati di conferma.
Il giovane paziente in oggetto è stato sottoposto ad una angioplastica con scaffold riassorbibile Magmaris sulla discendente anteriore media come completamento elettivo dopo una angioplastica primaria sulla coronaria destra. L’imaging post-impianto ha dimostrato la frattura dello scaffold con prolasso degli struts nel lume vasale. Dopo avere valutato le possibili strategie terapeutiche si è scelto di impiantare un ulteriore Magmaris a copertura della frattura. Il follow-up angiografico ed OCT ad un anno ha dimostrato un buon risultato finale, con riassorbimento di entrambi i Magmaris.
Il caso presenta una soluzione originale e mai riportata in letteratura ad una nuova possibile problematica introdotta dagli scaffold riassorbibili. Tale strategia necessita ovviamente di ulteriori dati di conferma.
File
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