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Tesi etd-06032021-094642

Tipo di tesi
Master di Secondo Livello
Autore
SESSA, CONCETTO
URN
etd-06032021-094642
Titolo
Tra il Presente e il Futuro: il posto dell’EndoFAV nel panorama degli accessi vascolari allo stato dell’arte
Struttura
Istituto di Scienze della Vita
Corso di studi
Corsi Alta Formazione - LA TEORIA E LA PRATICA DELL?ACCESSO VASCOLARE NEL PAZIENTE IN EMODIALISI
Commissione
relatore Prof. MEOLA, MARIO
Tutor MORALE, WALTER
Parole chiave
  • EndoFAV
  • fistola percutanea.
  • nefrologia interventistica
Data inizio appello
23/06/2021;
Disponibilità
completa
Riassunto analitico
A livello mondiale, più di due milioni di pazienti dipendono da un accesso vascolare per potere essere sottoposti al trattamento emodialitico. L’accesso arterovenoso autogeno, creato anastomizzando un'arteria e una vena native per creare una fistola arterovenosa (FAV), è la scelta preferita nel lungo termine poiché è associata a una più bassa incidenza di morbilità e mortalità, a un miglior tasso di pervietà primaria a lungo termine e al minor numero di complicanze, come infezioni o trombosi, rispetto al catetere venoso centrale (CVC).
Nonostante i significativi sviluppi negli ultimi anni, i risultati delle fistole artero-venose chirurgiche sono ancora subottimali. Complicazioni, come la trombosi, si verificano nel 20% dei casi e il 20-60% delle FAV non riesce a maturare.
Allo stato dell’arte, accanto alla chirurgia tradizionale (open surgery), sta acquisendo sempre più consenso il confezionamento della FAV per via endovascolare, basato, cioè, su due sistemi innovativi di cateterismo endovascolare: il sistema WavelinQ™ 4F EndoAVF (DB—Becton, Dickinson and Company, NJ, USA) ed il sistema Ellipsys® (Avenu Medical, San Juan Capistrano, CA, USA). Ellipsys è un dispositivo di resistenza termica che consente l'anastomosi arterovenosa dell'arteria radiale prossimale e della vena perforante la cui trattazione esula dagli obiettivi del presente manoscritto, mentre il WavelinQ funziona in modo leggermente diverso poiché consta di un doppio sistema basato su di due cateteri magnetici che creano una FAV tra le arterie (tipicamente l'arteria ulnare/arteria radiale) e le vene (vena ulnare/vena radiale) dell'avambraccio prossimale, ampliando le opzioni anatomiche per la creazione di una FAV.
Il presente manoscritto si articola su tre livelli che riguardano un rapido excursus attraverso la storia della dialisi e degli accessi vascolari, una revisione della letteratura sullo stato dell’arte dell’EndoFAV e delle sue possibili potenzialità ed infine la presentazione della nostra esperienza basata sulla casistica dei pazienti trattati.
Limite importante del presente manoscritto è rappresentato dalla scarsa numerosità campionaria dei pazienti trattati e dalla brusca interruzione del monitoraggio previsto nel follow-up a causa della pandemia legata al COVID19 che ha fisicamente reso difficile l’accesso dei pazienti alle strutture ospedaliere.
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