Tesi etd-09222019-191335
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Tipo di tesi
Corsi integrativi di I livello
Autore
GERMANI, MARCO MARIA
URN
etd-09222019-191335
Titolo
Ritrattare con anti-EGFR pazienti affetti da cancro del colon-retto metastatico RAS e BRAF wild-type: lo studio REGIN.
Struttura
Cl. Sc. Sperimentali - Medicina
Corso di studi
SCIENZE MEDICHE - Laurea Magistrale in Medicina e chirurgia (LM/41)
Commissione
Tutor Dott.ssa ANGELONI, DEBORA
Relatore Dott.ssa CREMOLINI, CHIARA
Relatore Dott. ROSSINI, DANIELE
Presidente Prof. RECCHIA, FABIO ANASTASIO
Membro Prof. COCEANI, FLAVIO
Relatore Dott.ssa CREMOLINI, CHIARA
Relatore Dott. ROSSINI, DANIELE
Presidente Prof. RECCHIA, FABIO ANASTASIO
Membro Prof. COCEANI, FLAVIO
Parole chiave
- Nessuna parola chiave trovata
Data inizio appello
11/12/2019;
Disponibilità
completa
Riassunto analitico
Background: Studi retrospettivi e prospettici di fase II hanno dimostrato che pazienti affetti da cancro del colon-retto metastatico (mCRC) e resistenti a più linee di terapia possono essere ritrattati con beneficio con farmaci diretti contro il fattore di crescita epidermico (anti-EGFR) già utilizzati nel corso della prima linea. Il sequenziamento del DNA tumorale circolante (ctDNA) mediante biopsia liquida è la tecnologia più indicata per selezionare i pazienti che risponderanno nuovamente all’anti-EGFR, ma ancora poco diffusa nella pratica clinica. Per questa ragione, identificare delle variabili cliniche predittive di risposta all’anti-EGFR è di primaria utilità nella pratica di routine per poter somministrare nuovamente l’anti-EGFR solamente ai pazienti da cui è atteso un beneficio significativo.
Materiali e metodi: È stato esplorato un database di 5530 pazienti trattati presso 6 istituzioni italiane. Sono stati inclusi i pazienti con diagnosti istologica di mCRC wild-type per i geni RAS e BRAF ritrattati con anti-EGFR (cetuximab o panitumumab) dopo una precedente somministrazione di anti-EGFR nel corso della prima linea di trattamento, a condizione di aver ottenuto in prima linea come minimo una stabilità di malattia (SD) come miglior risposta, e dopo aver ricevuto almeno una linea anti-EGFR free prima del ritrattamento. Delle variabili cliniche potenzialmente predittive di sensibilità all’anti-EGFR è stata indagata l’associazione con il tasso di risposta (ORR), la sopravvivenza libera da progressione (PFS) e la sopravvivenza complessiva (OS).
Risultati: 86 pazienti hanno soddisfatto i criteri di inclusione. L’ORR del ritrattamento a base di anti-EGFR è stato del 19.8%, la PFS e l’OS mediane sono state rispettivamente di 3.8 e 10.2 mesi. Nessuna variabile clinica indagata è risultata associata significativamente ad ORR, PFS e OS. Tra i pazienti ritrattati progrediti alla prima linea di anti-EGFR entro 3 mesi dall’ultima somministrazione (rechallenge), la sola ORR è risultata maggiore nei pazienti sottoposti ad almeno 2 linee anti-EGFR free e un intervallo più lungo prima del ritrattamento.
Conclusioni: le variabili cliniche ritenute associate alla sensibilità ai farmaci anti-EGFR non correlano con parametri clinici di risposta ed efficacia.
Materiali e metodi: È stato esplorato un database di 5530 pazienti trattati presso 6 istituzioni italiane. Sono stati inclusi i pazienti con diagnosti istologica di mCRC wild-type per i geni RAS e BRAF ritrattati con anti-EGFR (cetuximab o panitumumab) dopo una precedente somministrazione di anti-EGFR nel corso della prima linea di trattamento, a condizione di aver ottenuto in prima linea come minimo una stabilità di malattia (SD) come miglior risposta, e dopo aver ricevuto almeno una linea anti-EGFR free prima del ritrattamento. Delle variabili cliniche potenzialmente predittive di sensibilità all’anti-EGFR è stata indagata l’associazione con il tasso di risposta (ORR), la sopravvivenza libera da progressione (PFS) e la sopravvivenza complessiva (OS).
Risultati: 86 pazienti hanno soddisfatto i criteri di inclusione. L’ORR del ritrattamento a base di anti-EGFR è stato del 19.8%, la PFS e l’OS mediane sono state rispettivamente di 3.8 e 10.2 mesi. Nessuna variabile clinica indagata è risultata associata significativamente ad ORR, PFS e OS. Tra i pazienti ritrattati progrediti alla prima linea di anti-EGFR entro 3 mesi dall’ultima somministrazione (rechallenge), la sola ORR è risultata maggiore nei pazienti sottoposti ad almeno 2 linee anti-EGFR free e un intervallo più lungo prima del ritrattamento.
Conclusioni: le variabili cliniche ritenute associate alla sensibilità ai farmaci anti-EGFR non correlano con parametri clinici di risposta ed efficacia.
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