Tesi etd-10182023-111453
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Tipo di tesi
Corso Ordinario Ciclo Unico 5 Anni
Autore
ALESSANDRIA, LUCA
URN
etd-10182023-111453
Titolo
"Il rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia nel sistema giurisdizionale amministrativo: profili processuali"
Struttura
Cl. Sc. Sociali - Giurisprudenza
Corso di studi
SCIENZE GIURIDICHE - SCIENZE GIURIDICHE
Commissione
Tutor Prof.ssa PALMERINI, ERICA
Relatore Prof. CHITI, EDOARDO
Presidente Prof. MARTINICO, GIUSEPPE
Membro Dott.ssa FIORINELLI, GAIA
Membro Prof.ssa SGANGA, CATERINA
Membro Prof.ssa MORGANTE, GAETANA
Membro Dott. DELLEDONNE, GIACOMO
Relatore Prof. CHITI, EDOARDO
Presidente Prof. MARTINICO, GIUSEPPE
Membro Dott.ssa FIORINELLI, GAIA
Membro Prof.ssa SGANGA, CATERINA
Membro Prof.ssa MORGANTE, GAETANA
Membro Dott. DELLEDONNE, GIACOMO
Parole chiave
- giustizia amministrativa
- profili processuali
- recenti pronunce
- Rinvio pregiudiziale
Data inizio appello
28/11/2023;
Disponibilità
completa
Riassunto analitico
il presente lavoro si propone di analizzare se il recente “dialogo” tra il giudice amministrativo e la Corte di giustizia sia valso (o perlomeno possa aver contribuito) a risolvere il problema del rapporto tra la disciplina sovranazionale del rinvio pregiudiziale e le norme interne che governano il processo amministrativo. In tale prospettiva, appare opportuno riconsiderare le questioni problematiche relative all’applicazione dell’art. 267 TFUE nell’ambito del processo amministrativo alla luce delle novità ermeneutiche che sono scaturite dalla recente revisione degli orientamenti giurisprudenziali in merito. Poiché, quindi, lasciando a margine i problemi (e le soluzioni) attinenti all’organizzazione giudiziaria, si intende guardare al rapporto tra rinvio pregiudiziale e giustizia amministrativa sotto la lente della regolamentazione processual-amministrativa dell’istituto, la ricerca si soffermerà partitamente sulle problematiche di natura strettamente processuale che sono sottese a ciascuna delle tipologie di “abuso del rinvio” individuate nella prassi
Conseguentemente, nella prima parte del presente lavoro, si tenterà di ricostruire compiutamente l’attuale disciplina della questione di interpretazione del diritto dell’Unione europea e di validità degli atti delle istituzioni dell’UE nel processo amministrativo, dando conto dei più recenti sviluppi giurisprudenziali e discutendone, in particolare, le irrisolte incertezze e incongruenze. In un secondo momento, invece, occorrerà indagare come si configuri allo stato il rapporto tra art. 99 c.p.a. e art. 267 TFUE, al fine di valutare anche in prospettiva de jure condendo (e con riferimento alle più generali riforme intervenute in materia di pregiudizialità) l’efficacia dell’architettura processuale rispetto agli obiettivi propri della nomofiliachia. Infine, la disamina verterà sulla la natura e i presupposti dei rimedi disponibili per la mancata rimessione della questione pregiudiziale alla Corte di giustizia da parte del giudice amministrativo di ultima istanza.
Conseguentemente, nella prima parte del presente lavoro, si tenterà di ricostruire compiutamente l’attuale disciplina della questione di interpretazione del diritto dell’Unione europea e di validità degli atti delle istituzioni dell’UE nel processo amministrativo, dando conto dei più recenti sviluppi giurisprudenziali e discutendone, in particolare, le irrisolte incertezze e incongruenze. In un secondo momento, invece, occorrerà indagare come si configuri allo stato il rapporto tra art. 99 c.p.a. e art. 267 TFUE, al fine di valutare anche in prospettiva de jure condendo (e con riferimento alle più generali riforme intervenute in materia di pregiudizialità) l’efficacia dell’architettura processuale rispetto agli obiettivi propri della nomofiliachia. Infine, la disamina verterà sulla la natura e i presupposti dei rimedi disponibili per la mancata rimessione della questione pregiudiziale alla Corte di giustizia da parte del giudice amministrativo di ultima istanza.
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