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Tesi etd-10222019-121047

Tipo di tesi
Corsi integrativi di I livello
Autore
COVINO, STEFANO
URN
etd-10222019-121047
Titolo
Il dovere di "resistenza" degli amministratori di una s.p.a. di gruppo nel diritto italiano ed europeo dei gruppi di società
Struttura
Cl. Sc. Sociali - Giurisprudenza
Corso di studi
SCIENZE GIURIDICHE - Giurisprudenza (DM 270)
Commissione
Tutor Prof.ssa MORGANTE, GAETANA
Relatore Prof. BARACHINI, FRANCESCO
Presidente Prof. ROSSI, EMANUELE
Membro Prof. DI MARTINO, ALBERTO
Membro Prof.ssa GAGLIARDI, MARIA
Membro Dott.ssa VIVALDI, ELENA
Membro Prof. MARTINICO, GIUSEPPE
Membro Prof.ssa PALMERINI, ERICA
Parole chiave
  • Nessuna parola chiave trovata
Data inizio appello
09/12/2019;
Disponibilità
completa
Riassunto analitico
L'elaborato tratta dei doveri degli amministratori di una s.p.a. inserita nel contesto di un gruppo di società e, segnatamente, di quel dovere di "resistenza" che impone ai medesimi di rifiutare l'esecuzione di direttive della capogruppo che implichino il compimento di operazioni pregiudizievoli per la società amministrata e per i suoi soci e creditori. In particolare, si tratterà innanzitutto di qualificare giuridicamente il potere di direzione e coordinamento di cui è titolare la controllante in virtù delle partecipazioni detenute nelle società controllate, precisandone il grado di vincolatività e, all'opposto, il margine di discrezionalità che residua in capo agli amministratori delle seconde nell'attuazione della politica di gruppo predisposta dalla prima. Ciò premesso, si procederà ad individuare i presupposti per l'attivazione del menzionato dovere di "resistenza", tenendo conto a tal fine tanto dell'elaborazione dottrinale e giurisprudenziale interna, quanto degli spunti che oggi provengono dal diritto progettuale europeo (segnatamente, dall'adozione, nel settembre del 2017, dello European Model Companies Act, modello di atto legislativo armonizzato in materia societaria). Infine, dopo aver analizzato tale dovere nella sua dimensione statica, si tratterà, in chiave dinamica, di delineare le fattispecie di responsabilità connesse alla sua mancata attivazione e, specularmente, di individuare presupposti e limiti per la perimetrazione di un safe harbour a beneficio di amministratori che abbiano collaborato all'attuazione di una politica di gruppo rivelatasi soltanto ex post dannosa per la società amministrata. In quest'ottica, la ricerca tenterà di fornire una risposta alla fondamentale e controversa questione dell'applicabilità della Business Judgement Rule alle scelte gestorie in società sottoposte ad eterodirezione.
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