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Tesi etd-10242022-090343

Tipo di tesi
Corso Ordinario Ciclo Unico 5 Anni
Autore
PATTI, AURORA
URN
etd-10242022-090343
Titolo
Il riconoscimento del locus standi delle Regioni davanti alla Corte di Giustizia dell’Unione europea come strumento di risoluzione del deficit democratico
Struttura
Cl. Sc. Sociali - Giurisprudenza
Corso di studi
SCIENZE GIURIDICHE - SCIENZE GIURIDICHE
Commissione
Tutor Prof. COMANDE', GIOVANNI
Relatore Prof. MARTINICO, GIUSEPPE
Membro Prof.ssa GAGLIARDI, MARIA
Membro Prof. CHITI, EDOARDO
Tutor Prof.ssa SGANGA, CATERINA
Membro Prof.ssa MORGANTE, GAETANA
Membro Prof. ROSSI, EMANUELE
Parole chiave
  • diritto dell'Unione europea
  • politica di coesione
  • Regioni
  • enti territoriali
  • Corte di giustizia dell'Unione europea
  • interesse diretto
  • interesse individuale
  • deficit democratico
  • cecità territoriale
  • Comitato delle Regioni
  • ricorrente individuale
  • ricorrente diretto
  • tutela giurisdizionale
  • EU law
  • cohesion policy
  • regions
  • territorial bodies
  • european court of justice
  • democratic deficit
  • territorial blindness
  • regional blindness
  • Committee of the Regions
  • individual concern
  • direct concern
  • individual applicant
  • privileged applicant
Data inizio appello
01/12/2022;
Disponibilità
completa
Riassunto analitico
Partendo da un’analisi delle ragioni storiche, politiche e istituzionali, che hanno portato al riconoscimento della competenza in capo al Comitato delle Regioni, con il Trattato di Lisbona, di proporre ricorso alla Corte di Giustizia la disamina si propone di comprendere, in primo luogo, i motivi del mancato riconoscimento del ruolo di “ricorrenti istituzionali” ai singoli enti territoriali. La disamina si propone inoltre di dimostrare come una maggiore democraticità dell’Unione possa passare anche attraverso la qualificazione di un maggior numero di soggetti, in particolare gli enti sub-statali, quali ricorrenti istituzionali e privilegiati non limitando la loro possibilità di ricorrere alla Corte come semplici persone giuridiche, alle quali vengono applicati criteri estremamente restrittivi, che limitano il loro accesso alla tutela giurisdizionale.
Infine, avendo approfondito la definizione di deficit democratico, si analizzeranno prima le cause ritenute “classiche” a livello dottrinale, quale in particolare il ruolo marginale attribuito storicamente al Parlamento europeo, per poi andare a trattare nel dettaglio della cecità regionale. Una parte consistente del capitolo sarà infine dedicata all’integrazione regionale considerata quale presupposto di un’Unione europea più democratica e vicina ai cittadini
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