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Tesi etd-11042019-225751

Tipo di tesi
Corsi integrativi di I livello
Autore
MARIN, JACOPO NICOLO
URN
etd-11042019-225751
Titolo
Fattori predittivi di mortalità in pazienti sottoposti ad open abdomen per il trattamento chirurgico della sepsi addominale da perforazione intestinale"
Struttura
Cl. Sc. Sperimentali - Medicina
Corso di studi
SCIENZE MEDICHE - Laurea Magistrale in Medicina e chirurgia (LM/41)
Commissione
Tutor Prof. PASSINO, CLAUDIO
Relatore Prof. CHIARUGI, MASSIMO
Relatore Dott. TARTAGLIA, DARIO
Membro Prof. COCEANI, FLAVIO
Membro Prof. RECCHIA, FABIO ANASTASIO
Membro EMDIN, MICHELE
Membro LIONETTI, VINCENZO
Membro ANGELONI, DEBORA
Membro MEOLA, MARIO
Membro PETRUCCI, ILARIA
Parole chiave
  • APACHE II
  • Charlson age-comorbidity index
  • complicanze
  • Cox
  • fascia
  • Kaplan-Maier
  • laparotomia
  • morbidità
  • mortalità
  • MPI
  • NPWT
  • Open abdomen
  • perforazione
  • peritonite
  • sepsi
  • sopravvivenza
  • temporary abdominal closure
Data inizio appello
09/12/2019;
Disponibilità
completa
Riassunto analitico
INTRODUZIONE:l'open abdomen (OA) per il trattamento della sepsi addominale è oggetto di studio da diversi anni ed è ormai entrato nella pratica clinica, ma in letteratura le evidenze sulle sue indicazioni sono ancora lacunose. Tra le cause di sepsi a partenza addominale, la più frequente è la peritonite secondaria o terziaria da perfezione intestinale. L'obiettivo di questo studio è un'analisi di sopravvivenza di una coorte di pazienti sottoposti ad OA per sepsi addominale da perforazione intestinale e la ricerca di fattori predittivi di mortalità, sia durante OA sia dopo chiusura definitiva dell'addome.
MATERIALI E METODI: sono stati reclutati tutti i pazienti sottoposti ad OA per sepsi addominale tra il 2011 e il 2019. Sono stati esclusi dall'analisi i casi con eziologia traumatica e con eziologia diversa dalla perforazione intestinale. Per ogni paziente sono stati raccolti dati anamnestici e clinici, score prognostici, tecnica di chiusura addominale temporanea, numero di revisioni, durata OA, degenza in terapia intensiva (UTI), classificazione di Björck al II look, mortalità, chiusura definitiva della fascia, complicanze postoperatorie. È stata eseguita un'analisi di sopravvivenza con metodo Kaplan-Meier e con regressione di Cox.
RISULTATI: sono stati analizzati 70 pazienti. Il 48,6% sono maschi, l'età mediana è 70 anni (IQR 68-78), il BMI mediano 25,0 (IQR 23,4-28,0), il CaCI mediano 5 (IQR 2-6). Il 49,3% ha un ASA IV, MPI e APACHE II mediani sono rispettivamente 25,5 (IQR 20,8-28) e 14 (IQR 10-18). Nel 57,1% dei casi è stata adottata una NPWT, nel 4,3% una mesh-mediated NPWT, nel 27,1% una Vacuum-pack technique e nel 11,4 una Skin-closure. Il numero mediano di revisioni è 1 (IQR 1-1,3), la durata mediana 2 giorni (IQR 2-4), la degenza mediana in UTI 9 giorni (IQR 6-20). Il 50% dei casi ha presentato un grado 1A secondo Björck al II look. La mortalità totale è 40%, durante OA è 8,6% e dopo chiusura definitiva 31,4%. Il tasso di chiusura definitiva della fascia è 98,4%, mediante rete protesica nel 15,6% dei casi. Il tasso totale di complicanze è 69%, il 27,6% dei casi ha richiesto un reintervento. Sono state osservate solo due fistole entero-atmosferiche. All'analisi univariata di sopravvivenza durante OA sono risultati significativi un MPI>30 e un CaCI>5, all'analisi multivariata l'età (HR 1,16; I.C. 1,01 – 1,32; p = 0,04) e il MPI (HR 1,17; I.C 1,01 – 1,36; p = 0,05). All'analisi univariata di sopravvivenza dopo chiusura definitiva sono risultati significativi la presenza di patologia cardiaca e neurologica, un MPI>30, un APACHE II >20, all'analisi multivariata la patologia cardiaca (HR 6,27; I.C. 1,56 – 25,25; p = 0,01) e l'APACHE II (HR 1,13; I.C 1,00 – 1,28; p = 0,05).
CONCLUSIONI: l’elevata mortalità di questa coorte di pazienti è in linea con i dati disponibili in letteratura, il tasso di chiusura definitiva della fascia è molto alto ma è elevato anche il tasso di complicanze, mentre è ridotto il numero di fistole entero-atmosferiche. I fattori predittivi indipendenti di mortalità durante OA sono età e MPI, mentre quelli dopo chiusura definitiva dell'addome sono la presenza di patologia cardiaca e l'APACHE II. Si rendono necessari ulteriori studi per definire al meglio le migliori indicazioni all’OA in questa specifica popolazione di pazienti critici.
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