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Tesi etd-11052019-165552

Tipo di tesi
Corsi integrativi di I livello
Autore
FAVARETTO, CARLO
URN
etd-11052019-165552
Titolo
Gli arbitrati internazionali come aiuto di Stato e il controllo sugli investimenti esteri. Due casi per la concorrenza e il commercio in evoluzione
Struttura
Cl. Sc. Sociali - Giurisprudenza
Corso di studi
SCIENZE GIURIDICHE - Giurisprudenza (DM 270)
Commissione
Tutor Prof.ssa PALMERINI, ERICA
Relatore Prof. MARTINICO, GIUSEPPE
Presidente Prof. ROSSI, EMANUELE
Membro Dott.ssa VIVALDI, ELENA
Membro Prof. DI MARTINO, ALBERTO
Membro Prof.ssa GAGLIARDI, MARIA
Membro Prof.ssa MORGANTE, GAETANA
Parole chiave
  • Aiuti di Stato
  • Arbitrati
  • Commercio
  • Concorrenza
  • Investimenti esteri
  • Ruolo
  • Unione Europea
Data inizio appello
10/12/2019;
Disponibilità
completa
Riassunto analitico
Gli investimenti esteri e gli arbitrati internazionali in materia di investimenti sono stati recentemente oggetto di diversi interventi giurisprudenziali e legislativi da parte dell'Unione Europea.
In primo luogo, la Corte si è occupata degli arbitrati intra-UE, decretandone l'incompatibilità con il diritto dell'Unione Europea nel caso "Achmea". Non solo, la Commissione è giunta a qualificare il risarcimento del danno causato agli investitori stranieri da parte di uno Stato membro come aiuto di Stato. Tale interpretazione, rigettata dal Tribunale nel caso "Micula" e ora all'attenzione della Corte, evidenzia la vasta portata che ha acquisito nell'ordinamento dell'Unione l'applicazione della normativa antitrust. Tra gli Stati membri, si è fatta così strada l'idea di inserire considerazioni politiche nell'applicazione del diritto della concorrenza.
In secondo luogo, la Corte di Giustizia si è occupata degli arbitrati extra-UE, attestandone la compatibilità con il diritto dell'Unione, posto il rispetto di determinate condizioni, nel Parere 1/17. La competenza in materia di investimenti esteri diretti dell'Unione non si limita però alla protezione, ma comprende anche l'ingresso di tali investimenti. Il nuovo Regolamento (UE) 2019/452 introdurrà per la prima volta un meccanismo di coordinamento tra gli Stati membri per il controllo degli investimenti esteri sulla base della sicurezza e dell'ordine pubblico. Questo sistema è volto a rispondere ai sistemi già in vigore in altri ordinamenti, con i quali l'Unione intrattiene notevoli flussi commerciali, e ha dato voce alle preoccupazioni di alcuni Stati membri in relazione all'entità e al rischio di tali investimenti esteri.
Aldilà della retorica, i prossimi sviluppi del diritto della concorrenza e del commercio internazionale richiedono delle posizioni consapevoli per affrontare il confronto con gli altri Stati membri nella definizione delle politiche migliori per l'Unione. Questo elaborato, a conclusione del percorso di studi presso la Scuola Sant'Anna, analizza i recenti sviluppi di diritto UE sui due profili citati, per offrire, idealmente restituendo parte di quanto ricevuto in questi anni, degli spunti di riflessione per la posizione dell'Italia.
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