Tesi etd-11092022-150233
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Tipo di tesi
Corso Ordinario Ciclo Unico 5 Anni
Autore
BUCARIA, GIORGIA
URN
etd-11092022-150233
Titolo
Il problema del numerus clausus nelle licenze digitali
Struttura
Cl. Sc. Sociali - Giurisprudenza
Corso di studi
SCIENZE GIURIDICHE - SCIENZE GIURIDICHE
Commissione
Tutor Prof.ssa GAGLIARDI, MARIA
Relatore Prof.ssa SGANGA, CATERINA
Membro Prof. COMANDE', GIOVANNI
Presidente Prof. MARTINICO, GIUSEPPE
Membro Prof. CHITI, EDOARDO
Membro Prof.ssa MORGANTE, GAETANA
Membro Prof. ROSSI, EMANUELE
Relatore Prof.ssa SGANGA, CATERINA
Membro Prof. COMANDE', GIOVANNI
Presidente Prof. MARTINICO, GIUSEPPE
Membro Prof. CHITI, EDOARDO
Membro Prof.ssa MORGANTE, GAETANA
Membro Prof. ROSSI, EMANUELE
Parole chiave
- licenze digitali
- numerus clausus
- diritti reali
- diritto del consumatore
- efficienza del mercato
Data inizio appello
01/12/2022;
Disponibilità
parziale
Riassunto analitico
La tesi in oggetto si propone di esaminare il rapporto tra la standardizzazione dei beni e delle merci circolanti sui mercati digitali, da una parte, e il buon funzionamento dei mercati, sulla base dell’assunto che un certo grado di standardizzazione delle merci aiuti e contribuisca alla creazione di un mercato ben funzionante. In particolare, ci concentreremo sull'impatto della de-tipizzazione su larga scala dei cosiddetti beni digitali, applicando ad un settore prevalentemente inesplorato alcune teorie classiche dell’analisi economica del dirotto e della dogmatica proprietaria. A tal fine, il presente contributo muoverà da una panoramica analitica del quadro normativo che si applica ai beni digitali, al fine di fornire al lettore un quadro essenziale dello stato dell'arte a livello giuridico. In seguito, basandoci su una literature review delle fonti a disposizione, prevalentemente internazionali, procederemo a constatare che il passaggio da modelli di circolazione delle merci e dei beni basati sulla proprietà a modelli di circolazione basati sull'accesso ai beni comporta solitamente una perdita di chiarezza all’interno dello scambio e ad un aumento dei costi della transazione. Successivamente, si procederà ad un’analisi critica e ad una discussione, dal punto di vista dell’analisi economica del diritto, della cd. dottrina del numerus clausus, più volte riportata come valida soluzione al problema poc’anzi esposto delle cd. licenze digitali idiosincratiche.
Su questa base, verificheremo la compatibilità tra la cd. dottrina del numerus clausus come poc’anzi definita, con le caratteristiche strutturali dei mercati digitali, interrogandoci sul se e sul come la dottrina del numerus clausus possa essere utilmente impiegata nei mercati digitali e applicata alle cd. licenze digitali atipiche.
Il problema solleva delle questioni di grande interesse pratico, giuridico ed economico, e pone dei quesiti concettuali circa la compatibilità tra le teorie classiche del numerus clausus dei diritti reali e i mercati digitali estremamente interessanti, che nascono dalla struttura stessa delle licenze digitali. Infatti, a livello formale, le licenze digitali – in personam e generalmente non trasferibili – differiscono notevolmente dai dei diritti reali – in rem e tendenzialmente alienabili – sulla cui base le teorie giustificative del numerus clausus sono state elaborate.
Infine, pur riconoscendo i limiti derivanti dalla struttura eminentemente contrattuale, e non proprietaria, dunque in personam, delle licenze digitali e, conseguentemente, dei mercati che si basano su di queste, la presente tesi propone di focalizzare l’attenzione su una sfaccettatura spesso trascurata nell’analisi economica della dottrina del numerus clausus, ossia la cd. funzione protettiva del numerus clausus. La teoria sarà verificata soprattutto per i mercati strutturati intorno a gravi asimmetrie informative e potere di mercato disomogeneo, tra cui sicuramente figurano i mercati digitali. In appendice, si fornisce un semplice modello economico per sostanziare la conclusione raggiunta nel corpo del testo.
Su questa base, verificheremo la compatibilità tra la cd. dottrina del numerus clausus come poc’anzi definita, con le caratteristiche strutturali dei mercati digitali, interrogandoci sul se e sul come la dottrina del numerus clausus possa essere utilmente impiegata nei mercati digitali e applicata alle cd. licenze digitali atipiche.
Il problema solleva delle questioni di grande interesse pratico, giuridico ed economico, e pone dei quesiti concettuali circa la compatibilità tra le teorie classiche del numerus clausus dei diritti reali e i mercati digitali estremamente interessanti, che nascono dalla struttura stessa delle licenze digitali. Infatti, a livello formale, le licenze digitali – in personam e generalmente non trasferibili – differiscono notevolmente dai dei diritti reali – in rem e tendenzialmente alienabili – sulla cui base le teorie giustificative del numerus clausus sono state elaborate.
Infine, pur riconoscendo i limiti derivanti dalla struttura eminentemente contrattuale, e non proprietaria, dunque in personam, delle licenze digitali e, conseguentemente, dei mercati che si basano su di queste, la presente tesi propone di focalizzare l’attenzione su una sfaccettatura spesso trascurata nell’analisi economica della dottrina del numerus clausus, ossia la cd. funzione protettiva del numerus clausus. La teoria sarà verificata soprattutto per i mercati strutturati intorno a gravi asimmetrie informative e potere di mercato disomogeneo, tra cui sicuramente figurano i mercati digitali. In appendice, si fornisce un semplice modello economico per sostanziare la conclusione raggiunta nel corpo del testo.
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