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Tesi etd-11232020-094336

Tipo di tesi
Master di Secondo Livello
Autore
BRANCIFORTI, ALBERTO
Indirizzo email
albertobranciforti@gmail.com
URN
etd-11232020-094336
Titolo
Il caso CERMEC: quale futuro per il TMB
Struttura
Istituto di Management
Corso di studi
Corsi Alta Formazione - GESTIONE E CONTROLLO DELL'AMBIENTE: ECONOMIA CIRCOLARE E MANAGEMENT EFFICIENTE DELLE RISORSE
Commissione
relatore Prof. BONARI, ENRICO
Tutor MORELLI, ANGELO MAURIZIO
Parole chiave
  • acm
  • biogas
  • compostaggio
  • organico
  • rifiuti
  • tmb
  • waste management
Data inizio appello
18/12/2020;
Disponibilità
completa
Riassunto analitico
Quale sarà il futuro degli impianti di trattamento meccanico biologico (TMB)? Visti i nuovi obiettivi sanciti dall’Unione Europea che avranno come obiettivo quello di ridurre progressivamente l’utilizzo della discarica fino al 10% dei RSU complessivi nel 2035, e visto il trend crescente di aumento dei così detti comuni “ricicicloni”, è auspicabile che la discarica diventi un errore di progettazione nella gestione dei rifiuti. In questo scenario gli impianti di TMB avranno un ruolo sempre più marginale, il principale scopo di questa tipologia di impianti è, difatti, pre-trattare i rifiuti prima di trasferirli in discarica. Già al giorno d’oggi le capacità autorizzate per il trattamento dei RUI sono maggiori rispetto alla intercettazione dello stesso (Catasto Rifiuti ISPRA, 2018). A questa situazione di ridondanza del RUI si unisce una carenza per la gestione in prossimità del rifiuto organico. Guardando alla regione Toscana, vi è una differenza notevole tra il rifiuto organico intercettato dalla RD e quello gestito dall’impiantistica attualmente presente sul territorio (Laboratorio REF Ricerche, 2020). In questo contesto opera il CERMEC che ha visto nel RUI il suo principale rifiuto in ingresso ma che ha recentemente lanciato un nuovo piano industriale in cui prevede la propria conversione a impianto esclusivamente di compostaggio con produzione di biometano. In molte altre regioni d’Italia i fabbisogni di trattamento biologico sono, già oggi, inferiori a quelli autorizzati, di conseguenza, una graduale conversione dei TMB in impianti per il trattamento di frazione organica e verde (accompagnata da Piani e analisi di ATO), come nel caso studio, è auspicabile e necessaria.
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