Tesi etd-11242024-121511
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Tipo di tesi
Corso Ordinario Ciclo Unico 6 Anni
Autore
LATROFA, SARA
URN
etd-11242024-121511
Titolo
Stima della pressione polmonare media mediante ecocardiografia: validazione su pazienti con patologie del cuore sinistro
Struttura
Classe Scienze Sperimentali
Corso di studi
SCIENZE MEDICHE - SCIENZE MEDICHE
Commissione
relatore Prof. GIANNONI, ALBERTO
Tutor Prof.ssa ANGELONI, DEBORA
Presidente Prof. PASSINO, CLAUDIO
Membro Dott.ssa durante, angela
Membro Prof. LIONETTI, VINCENZO
Membro Prof. EMDIN, MICHELE
Membro Prof. RECCHIA, FABIO ANASTASIO
Tutor Prof.ssa ANGELONI, DEBORA
Presidente Prof. PASSINO, CLAUDIO
Membro Dott.ssa durante, angela
Membro Prof. LIONETTI, VINCENZO
Membro Prof. EMDIN, MICHELE
Membro Prof. RECCHIA, FABIO ANASTASIO
Parole chiave
- ecocardiografia
- Ipertensione polmonare
- PAPm.
- pressione polmonare media
Data inizio appello
17/12/2024;
Disponibilità
parziale
Riassunto analitico
L’ipertensione polmonare (PH) è una patologia diagnosticata mediante cateterismo cardiaco in presenza di pressione polmonare media (PAPm) ≥ 20 mmHg. Attualmente, l’ecocardiografia permette di stimare la probabilità di PH in base alla velocità massima del rigurgito tricuspidalico e ad altri parametri secondari. Studi in letteratura hanno proposto algoritmi non invasivi di stima della PAPm mediante ecocardiografia. Tuttavia, molti di questi studi sono stati condotti su popolazioni scarsamente numerose, spesso senza validazione in coorti esterne.
Scopo dello studio. L’obiettivo del presente studio è di valutare l’accuratezza e la fattibilità di quattro algoritmi proposti in letteratura per il calcolo della PAPm a partire da parametri ecocardiografici su una popolazione di pazienti con sospetta PH e patologie cardiache sottoposti a cateterismo destro.
Metodi. Nello studio corrente è stata effettuata un’analisi retrospettiva dei dati ecocardiografici di pazienti con patologie del cuore sinistro (PH gruppo 2) sottoposti a cateterismo cardiaco destro nel sospetto clinico di PH. I quattro algoritmi utilizzati per il calcolo di PAPm si basavano su: velocità massima del rigurgito tricuspidalico con stima della pressione polmonare sistolica (PAPs); velocità massima di rigurgito polmonare (APregmax); velocità minima di rigurgito polmonare (APregmin); tempo di accelerazione polmonare (AP TACC). La popolazione è stata divisa in pazienti con PH e in pazienti senza PH sulla base dei dati del cateterismo cardiaco. Per ogni algoritmo di calcolo della PAPm è stata valutata la fattibilità e l’accuratezza nella stima della PAPm misurata durante cateterismo.
Risultati. La popolazione in studio era composta da 487 soggetti, di cui 370 (76%) con ipertensione polmonare e 117 (24%) senza. I pazienti con PH presentavano frazione d’eiezione significativamente inferiore rispetto ai pazienti senza PH (60% [35 – 66%] v. 62% [53 – 66%]; p=0.01). Inoltre, i pazienti con PH avevano sia valori di troponina (18.2 [10.4 – 32.6] ng/L vs. 13.5 [7.4 – 22.2] ng/L; p=0.001) sia valori di NT-proBNP significativamente superiori rispetto ai pazienti senza (1068.0 pg/mL [295.5 – 3026.0] ng/L vs. 365.5 [147.0 – 995.0] ng/L; p<0.001). Dei quattro algoritmi utilizzati, quelli a partire da PAPs e da APregmin erano calcolabili in tutta la popolazione. Al contrario, l’algoritmo derivato dall’AP TACC era calcolabile solo nell’81% dei pazienti, mentre quello derivante da APregmax nel 48%. Il calcolo di PAPm a partire da APregmin è stato quello che ha mostrato la correlazione più solida con la PAPm del cateterismo destro (R Spearman=0.92, p<0.001), la più alta accuratezza diagnostica all’analisi ROC (AUC=0.94) e la maggiore precisione all’analisi di Bland-Altman (mean bias 2.01%, intervallo di confidenza, CI, 7.01% e -7.01%). Anche gli algoritmi basati su APregmax e PAPs sono risultati accurati come metodi (rispettivamente R=0.63 [p<0.001], mean bias 0.65% [CI -17.06%; 18.36%], AUC=0.81; R=0.82 [p<0.001], mean bias 4.01% [CI -6.12%; 14.14%], AUC=0.84). Il metodo che ha performato peggio è stato quello basato su AP TACC (R=0.26; [p<0.001], mean bias 2.25% [CI -28.12%; 32.62%], AUC=0.58).
Conclusioni. L’ecocardiografia permette di calcolare in maniera fattibile e accurata la PAPm in pazienti con patologie del cuore sinistro e sospetto di PH, soprattutto se calcolata mediante un algoritmo basato sulla velocità minima di rigurgito polmonare.
Scopo dello studio. L’obiettivo del presente studio è di valutare l’accuratezza e la fattibilità di quattro algoritmi proposti in letteratura per il calcolo della PAPm a partire da parametri ecocardiografici su una popolazione di pazienti con sospetta PH e patologie cardiache sottoposti a cateterismo destro.
Metodi. Nello studio corrente è stata effettuata un’analisi retrospettiva dei dati ecocardiografici di pazienti con patologie del cuore sinistro (PH gruppo 2) sottoposti a cateterismo cardiaco destro nel sospetto clinico di PH. I quattro algoritmi utilizzati per il calcolo di PAPm si basavano su: velocità massima del rigurgito tricuspidalico con stima della pressione polmonare sistolica (PAPs); velocità massima di rigurgito polmonare (APregmax); velocità minima di rigurgito polmonare (APregmin); tempo di accelerazione polmonare (AP TACC). La popolazione è stata divisa in pazienti con PH e in pazienti senza PH sulla base dei dati del cateterismo cardiaco. Per ogni algoritmo di calcolo della PAPm è stata valutata la fattibilità e l’accuratezza nella stima della PAPm misurata durante cateterismo.
Risultati. La popolazione in studio era composta da 487 soggetti, di cui 370 (76%) con ipertensione polmonare e 117 (24%) senza. I pazienti con PH presentavano frazione d’eiezione significativamente inferiore rispetto ai pazienti senza PH (60% [35 – 66%] v. 62% [53 – 66%]; p=0.01). Inoltre, i pazienti con PH avevano sia valori di troponina (18.2 [10.4 – 32.6] ng/L vs. 13.5 [7.4 – 22.2] ng/L; p=0.001) sia valori di NT-proBNP significativamente superiori rispetto ai pazienti senza (1068.0 pg/mL [295.5 – 3026.0] ng/L vs. 365.5 [147.0 – 995.0] ng/L; p<0.001). Dei quattro algoritmi utilizzati, quelli a partire da PAPs e da APregmin erano calcolabili in tutta la popolazione. Al contrario, l’algoritmo derivato dall’AP TACC era calcolabile solo nell’81% dei pazienti, mentre quello derivante da APregmax nel 48%. Il calcolo di PAPm a partire da APregmin è stato quello che ha mostrato la correlazione più solida con la PAPm del cateterismo destro (R Spearman=0.92, p<0.001), la più alta accuratezza diagnostica all’analisi ROC (AUC=0.94) e la maggiore precisione all’analisi di Bland-Altman (mean bias 2.01%, intervallo di confidenza, CI, 7.01% e -7.01%). Anche gli algoritmi basati su APregmax e PAPs sono risultati accurati come metodi (rispettivamente R=0.63 [p<0.001], mean bias 0.65% [CI -17.06%; 18.36%], AUC=0.81; R=0.82 [p<0.001], mean bias 4.01% [CI -6.12%; 14.14%], AUC=0.84). Il metodo che ha performato peggio è stato quello basato su AP TACC (R=0.26; [p<0.001], mean bias 2.25% [CI -28.12%; 32.62%], AUC=0.58).
Conclusioni. L’ecocardiografia permette di calcolare in maniera fattibile e accurata la PAPm in pazienti con patologie del cuore sinistro e sospetto di PH, soprattutto se calcolata mediante un algoritmo basato sulla velocità minima di rigurgito polmonare.
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