Tesi etd-11262020-215055
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Tipo di tesi
Master di Secondo Livello
Autore
AMITRANO, WANDA
Indirizzo email
wanda1991@hotmail.it
URN
etd-11262020-215055
Titolo
ENERGIE RINNOVABILI: ANALISI DI SOLUZIONI SOSTENIBILI
Struttura
Istituto di Management
Corso di studi
Corsi Alta Formazione - GESTIONE E CONTROLLO DELL'AMBIENTE: ECONOMIA CIRCOLARE E MANAGEMENT EFFICIENTE DELLE RISORSE
Commissione
relatore Prof. RIZZI, FRANCESCO
Relatore Ing. CAPPELLINI, ALFREDO
Relatore Ing. CAPPELLINI, ALFREDO
Parole chiave
- agrofotovoltaico
- agrovoltaico
- cambiamenti climatici
- energie rinnovabili
- fotovoltaico
Data inizio appello
18/12/2020;
Disponibilità
completa
Riassunto analitico
Lo scorso 4 marzo 2020 la Commissione Europea ha presentato una proposta di legge sul clima, che costituisce il fondamento del Green Deal europeo.
Lo scopo principale della legge è ufficializzare l’obiettivo centrale dello stesso: ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030; ciò pone l'Europa su un percorso responsabile per diventare climaticamente neutra entro il 2050.
Per raggiungere questo ambizioso progetto sono stati individuati tre target chiave:
- Riduzione di almeno il 40% delle emissioni di gas serra (dai livelli del 1990)
- Almeno il 32% dell’energia consumata prodotta da energie rinnovabili
- Almeno il 32,5% di miglioramento dell'efficienza energetica
In particolare, le energie rinnovabili sono al centro delle priorità dell'Unione dell'energia .
Con l'entrata in vigore, il 24 dicembre 2018, della direttiva (UE) 2018/2001 sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili (RED II), è stato introdotto un nuovo quadro adeguato alle esigenze future e volto a conseguire l'obiettivo vincolante dell'Unione di almeno il 32% di energia rinnovabile nel consumo finale lordo energetico entro il 2030. Ciò è ulteriormente integrato dagli altri elementi del pacchetto "Energia pulita per tutti gli europei" .
Nel 2018 l'UE ha raggiunto la quota del 18,0% di energie rinnovabili nel consumo finale lordo energetico, a fronte dell'obiettivo di almeno il 20% per il 2020 e al di sopra della traiettoria indicativa del 16% prevista per il periodo 2017-2018 .
È previsto che l'UE investirà soprattutto nell'energia offshore (in particolare nell'energia eolica) e nell'energia solare , .
Ma vi sono alcuni problemi collegati all’aumento della quota di fonti energetiche rinnovabili variabili, tra cui: l’impiego di queste ultime implica necessariamente un aumento dello stoccaggio e della capacità di utilizzare l'energia elettrica nei trasporti e nell'industria, soprattutto attraverso le batterie e l'idrogeno; inoltre, richiede investimenti importanti nelle tecnologie per le reti intelligenti .
La principale sfida attuale è trovare soluzioni altamente tecnologiche e a basso costo per bypassare i limiti di cui sopra .
Di contro, i vantaggi delle energie rinnovabili vanno ben oltre le dimensioni dell'Unione dell'energia; infatti, queste sono una fonte di crescita economica e di occupazione per i cittadini europei: in questo settore, lavorano attualmente oltre 1,5 milioni di persone, generando un fatturato annuo stimato in 158,9 miliardi di EUR .
Inoltre, l’ultima relazione sui prezzi e i costi dell'energia in Europa , documenta che, negli ultimi anni, i maggiori volumi di energia rinnovabile sono stati un fattore determinante per il calo dei prezzi di queste fonti energetiche all'ingrosso; conseguentemente, si riducono i costi energetici per l'industria e si migliora la competitività industriale.
Altro fattore essenziale è il calo dei costi della tecnologia, che coniugati alla digitalizzazione, stanno facendo delle energie rinnovabili la vera forza trainante che consente ai consumatori di svolgere un ruolo chiave nella transizione energetica.
Lo scopo principale della legge è ufficializzare l’obiettivo centrale dello stesso: ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030; ciò pone l'Europa su un percorso responsabile per diventare climaticamente neutra entro il 2050.
Per raggiungere questo ambizioso progetto sono stati individuati tre target chiave:
- Riduzione di almeno il 40% delle emissioni di gas serra (dai livelli del 1990)
- Almeno il 32% dell’energia consumata prodotta da energie rinnovabili
- Almeno il 32,5% di miglioramento dell'efficienza energetica
In particolare, le energie rinnovabili sono al centro delle priorità dell'Unione dell'energia .
Con l'entrata in vigore, il 24 dicembre 2018, della direttiva (UE) 2018/2001 sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili (RED II), è stato introdotto un nuovo quadro adeguato alle esigenze future e volto a conseguire l'obiettivo vincolante dell'Unione di almeno il 32% di energia rinnovabile nel consumo finale lordo energetico entro il 2030. Ciò è ulteriormente integrato dagli altri elementi del pacchetto "Energia pulita per tutti gli europei" .
Nel 2018 l'UE ha raggiunto la quota del 18,0% di energie rinnovabili nel consumo finale lordo energetico, a fronte dell'obiettivo di almeno il 20% per il 2020 e al di sopra della traiettoria indicativa del 16% prevista per il periodo 2017-2018 .
È previsto che l'UE investirà soprattutto nell'energia offshore (in particolare nell'energia eolica) e nell'energia solare , .
Ma vi sono alcuni problemi collegati all’aumento della quota di fonti energetiche rinnovabili variabili, tra cui: l’impiego di queste ultime implica necessariamente un aumento dello stoccaggio e della capacità di utilizzare l'energia elettrica nei trasporti e nell'industria, soprattutto attraverso le batterie e l'idrogeno; inoltre, richiede investimenti importanti nelle tecnologie per le reti intelligenti .
La principale sfida attuale è trovare soluzioni altamente tecnologiche e a basso costo per bypassare i limiti di cui sopra .
Di contro, i vantaggi delle energie rinnovabili vanno ben oltre le dimensioni dell'Unione dell'energia; infatti, queste sono una fonte di crescita economica e di occupazione per i cittadini europei: in questo settore, lavorano attualmente oltre 1,5 milioni di persone, generando un fatturato annuo stimato in 158,9 miliardi di EUR .
Inoltre, l’ultima relazione sui prezzi e i costi dell'energia in Europa , documenta che, negli ultimi anni, i maggiori volumi di energia rinnovabile sono stati un fattore determinante per il calo dei prezzi di queste fonti energetiche all'ingrosso; conseguentemente, si riducono i costi energetici per l'industria e si migliora la competitività industriale.
Altro fattore essenziale è il calo dei costi della tecnologia, che coniugati alla digitalizzazione, stanno facendo delle energie rinnovabili la vera forza trainante che consente ai consumatori di svolgere un ruolo chiave nella transizione energetica.
File
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