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Tesi etd-11292017-174417

Tipo di tesi
Master univ. II liv.
Autore
MARTINELLI, CLAUDIA
URN
etd-11292017-174417
Titolo
il Doppler che salva il rene: un caso di fistola arterovenosa renale idiopatica
Structure
Istituto di Management
Corso di studi
ECOGRAFIA CLINICA ED APPLICAZIONI IN NEFROLOGIA
Commissione
relatore Prof. MEOLA, MARIO
Tutor Dott. MILANESI, FABIO
Tutor Dott.ssa PETRUCCI, ILARIA
Parole chiave
  • arteriografia
  • ecocolorDoppler
  • embolizzazione
  • fistola arterovenosa
  • malformazione arterovenosa
  • nefrectomia
  • rene
Data inizio appello
14/12/2017;
Disponibilità
completa
Riassunto analitico
Le anomalie vascolari renali riconoscono un ampio spettro di manifestazioni patologiche, di differente eziologia.
Sono processi patologici che interessano vene e arterie del rene e includono le malformazioni artero-venose (MAV) e le fistole artero-venose (FAV). Le MAV costituiscono comunicazioni congenite tra arterie e vene sottoforma di un nido vascolare che sostituisce il letto capillare. Le FAV sono caratterizzate da una singola diretta comunicazione tra un'arteria ed una vena, senza un interposto nido vascolare.
Queste lesioni possono presentarsi con una vasta gamma di segni e sintomi che variano dall'ipertensione alle masse renali.
Il caso clinico da noi descritto sottolinea l'importanza dell'ECD renale nella tempestiva e corretta diagnosi differenziale tra MAV e FAV congenite in sede renale. Tale metodica di imaging, rispetto all'indagine TC con mezzo di contrasto, è risultata non solo poco costosa, riproducibile, di rapida esecuzione e scevra da effetti collaterali ma ha altresì mostrato una miglior capacità diagnostica. Fondamentale è infatti la distinzione tra questi tipi di anomalie vascolari per definirne la condotta terapeutica. Le FAV del rene vengono trattate efficacemente tramite embolizzazione per via endovascolare, con la chiusura dell'unico tramite di comunicazione tra arteria e vena, garantendo la preservazione di gran parte del parenchima renale, sacrificato invece in corso di nefrectomia, che costituisce spesso l'unico trattamento risolutivo per le MAV.
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