Tesi etd-11292019-175251
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Tipo di tesi
Master univ. II liv.
Autore
RUSSO, DAVIDE SIMONE
Indirizzo email
daviderussota93@gmail.com
URN
etd-11292019-175251
Titolo
analisi del contesto normativo inerente l’interazione tra sostanze chimiche, prodotti e rifiuti nell’ambito della strategia Versalis sull’economia circolare
Structure
Istituto di Management
Corso di studi
Gestione e Controllo dell'Ambiente: economia circolare e management efficiente delle risorse
Commissione
relatore Dott.ssa GUSMEROTTI, NATALIA MARZIA
Tutor Dott.ssa COLOMBO, ALESSANDRA
Tutor Dott.ssa COLOMBO, ALESSANDRA
Parole chiave
- armonizzazione
- cessazione della qualifica di rifiuto
- classificazione
- economia circolare
- interazione tra normative
- materie prime seconde
- pericolosità
- riciclo
- rifiuti
- sostanze chimiche
- valutazione del rischio
Data inizio appello
16/12/2019;
Disponibilità
completa
Riassunto analitico
Nell’ambito del piano d’azione proposto dalla Commissione europea per l’economia circolare, è stata individuata la problematica relativa all’interazione tra le normative sulle sostanze chimiche, i prodotti ed i rifiuti.
La Commissione europea, a questo proposito, ha individuato quattro macroproblematiche da risolvere per riuscire a raggiungere l’obiettivo di creare cicli di materiali atossici e favorire lo sviluppo di un sistema economico circolare, tra cui la presenza di sostanze nei rifiuti il cui utilizzo non è più autorizzato e che ne inibiscono il riciclo, oppure la mancanza di informazioni sulle sostanze “problematiche” presenti negli articoli disponibili alla consultazione per i gestori dei rifiuti.
Obiettivo di questo studio è sviluppare un positioning di una impresa leader del settore chimico: Versalis (Eni).
Si è proceduto ad un’analisi del contesto normativo e di policy europea, al fine di approfondire e comprendere al meglio tutte le informazioni necessarie per lo scopo. Successivamente si è proceduto a predisporre un protocollo di intervista ed a somministrarlo a soggetti esperti e coinvolti nel processo di definizione della futura strategia europea.
In conclusione, tenendo in considerazione le attività sopra descritte, si è proceduto alla redazione del posizionamento Versalis. L’azienda ha sottolineato che le informazioni necessarie agli operatori dei rifiuti devono esser fornite senza comportare inutili sovrapposizioni con quelle già previste dalla normativa vigente. Si è anche fornita la definizione ritenuta più adeguata di substances of concern, ossia le SVHC e i POPs. Inoltre, Versalis ritiene che sia importante condurre una valutazione “caso per caso”, basata sul “rischio” per stabilire se vi sia o meno la possibilità di riciclare un determinato rifiuto. Infine, oltre a confermare la necessità di armonizzare l’applicazione delle norme end of waste e a rinforzare i controlli doganali, si è spiegato per quali motivi la classificazione di pericolosità dei rifiuti e dei prodotti debbano restare distinte.
La Commissione europea, a questo proposito, ha individuato quattro macroproblematiche da risolvere per riuscire a raggiungere l’obiettivo di creare cicli di materiali atossici e favorire lo sviluppo di un sistema economico circolare, tra cui la presenza di sostanze nei rifiuti il cui utilizzo non è più autorizzato e che ne inibiscono il riciclo, oppure la mancanza di informazioni sulle sostanze “problematiche” presenti negli articoli disponibili alla consultazione per i gestori dei rifiuti.
Obiettivo di questo studio è sviluppare un positioning di una impresa leader del settore chimico: Versalis (Eni).
Si è proceduto ad un’analisi del contesto normativo e di policy europea, al fine di approfondire e comprendere al meglio tutte le informazioni necessarie per lo scopo. Successivamente si è proceduto a predisporre un protocollo di intervista ed a somministrarlo a soggetti esperti e coinvolti nel processo di definizione della futura strategia europea.
In conclusione, tenendo in considerazione le attività sopra descritte, si è proceduto alla redazione del posizionamento Versalis. L’azienda ha sottolineato che le informazioni necessarie agli operatori dei rifiuti devono esser fornite senza comportare inutili sovrapposizioni con quelle già previste dalla normativa vigente. Si è anche fornita la definizione ritenuta più adeguata di substances of concern, ossia le SVHC e i POPs. Inoltre, Versalis ritiene che sia importante condurre una valutazione “caso per caso”, basata sul “rischio” per stabilire se vi sia o meno la possibilità di riciclare un determinato rifiuto. Infine, oltre a confermare la necessità di armonizzare l’applicazione delle norme end of waste e a rinforzare i controlli doganali, si è spiegato per quali motivi la classificazione di pericolosità dei rifiuti e dei prodotti debbano restare distinte.
File
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