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Tesi etd-11302017-112835

Tipo di tesi
Master univ. II liv.
Autore
PAUDICE, NUNZIA
URN
etd-11302017-112835
Titolo
L'ipertensione nefrovascolare: ruolo dell'ecografia
Scientific disciplinary sector
MED/13
Corso di studi
ECOGRAFIA CLINICA ED APPLICAZIONI IN NEFROLOGIA
Commissione
relatore Prof. MEOLA, MARIO
Relatore Dott.ssa PETRUCCI, ILARIA
Parole chiave
  • color-power doppler
  • displasia fibromuscolare
  • malattia renovascolare
  • stenosi arteria renale
Data inizio appello
14/12/2017;
Disponibilità
completa
Riassunto analitico
Con il termine di stenosi dell' arteria renale (SAR) si indica qualsiasi lesione vascolare che, causando un restringimento del lume dell'arteria renale, compromette il flusso sanguigno renale (1,2). La malattia renovascolare (MRV) comprende diverse entità patologiche, le più comuni delle quali sono la displasia fibromuscolare (DFM) e la malattia aterosclerotica. Stabilire il nesso causale tra queste entità patologiche non è sempre immediato. L'aterosclerosi, infatti, che è causa principale di MRV, può essere infatti conseguenza di ipertensione arteriosa (IA) e malattia renale cronica (MRC); ma, allo stesso modo, l'ipertensione arteriosa può essere conseguenza e/o sintomo associato alla MRV (3,4). Nello studio di Safian, (3) queste complesse relazioni fisiopatologiche vengono ben analizzate e configurano quadri che si intersecano tra di loro e che spiegano, almeno in parte, come mai la MRV spesso non venga diagnosticata se non accompagnata a malattia renale cronica o ipertensione arteriosa (fig. 1).
Tra le indagini di primo livello nella diagnostica della SAR, il color-power doppler (CD-PD) riveste un ruolo primario, ponendosi come indagine non invasiva, ben tollerata e ripetibile (5). Negli ultimi anni, i progressi della tecnologia digitale hanno migliorato la sensibilità e l'accuratezza del CD-PD, riducendo la durata dell'esame e la percentuale spesso frustrante di insuccessi tecnici.
Tuttavia, sebbene la diagnostica d' imaging abbia avuto uno sviluppo tumultuoso negli ultimi decenni, il trattamento ottimale della SAR rimane ancora oggi controverso. Infatti, i quadri patologici associati alla MRV hanno presentazioni e conseguenze cliniche distinte (tab. 1) e, mentre la displasia fibromuscolare sembra essere efficacemente trattata con interventi di angioplastica, la gestione ottimale della SAR su base aterosclerotica è ancora oggi oggetto di dibattito (6). Diversi studi clinici hanno dimostrato i benefici della rivascolarizzazione, ma non nella misura in cui molti avevano sperato o previsto (6). Inoltre, molti dei dati esistenti in letteratura si sono rivelati di scarsa utilità a causa di bias e limiti significativi nella progettazione degli studi. Rimane, dunque, la necessità di un'ulteriore identificazione dei sottogruppi e delle indicazioni appropriate al corretto trattamento al fine di massimizzare i risultati ed evitare procedure non necessarie nei pazienti che non trarrebbero beneficio dal trattamento (7).
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