Tesi etd-12262023-174025
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Tipo di tesi
Dottorato
Autore
PAVAN, ELENA
URN
etd-12262023-174025
Titolo
Rischi e responsabilità civile nella sanità digitale - identificazione dei rischi e valutazione dei modelli di responsabilità civile in relazione a prodotti automatizzati e basati sull’intelligenza artificiale per soluzioni chirurgiche e sanitarie: il panorama generale e il caso 5G-SOSIA
Settore scientifico disciplinare
IUS/01
Corso di studi
Istituto di Management - PHD IN HEALTH SCIENCE, TECHNOLOGY AND MANAGEMENT
Commissione
relatore Prof.ssa GAGLIARDI, MARIA
Membro Prof.ssa FUSARO, ARIANNA
Membro Prof. PONZANELLI, GIULIO
Membro Prof. GIANNONI, ALBERTO
Membro Prof.ssa FUSARO, ARIANNA
Membro Prof. PONZANELLI, GIULIO
Membro Prof. GIANNONI, ALBERTO
Parole chiave
- responsabilità civile
- analisi dei rischi
- robot
- intelligenza artificiale
- 5G
Data inizio appello
10/09/2024;
Disponibilità
parziale
Riassunto analitico
“Le tecnologie sfidano i vecchi diritti e ne esigono impetuosamente di nuovi”. Così, Stefano Rodotà quasi trent’anni fa commentava la tematica della relazione tra l’innovazione tecnologica e i modelli giuridici posti dall’ordinamento per fronteggiare una simile evoluzione.
Seguendo tale insegnamento, nell’ambito del percorso di dottorato multidisciplinare organizzato dalla Scuola Superiore Sant’Anna, il progetto di ricerca sviluppato nel presente elaborato si è concentrato sugli interrogativi giuridici posti dall’utilizzo delle nuove tecnologie emergenti in ambito sanitario, con l’obiettivo, mediante una rivalutazione sistematica dello stato dell’arte, di individuare i rischi correlati all’uso di tali tecnologie, le relative misure preventive previste a livello legislativo, nonché i modelli di responsabilità più adeguati alla prevenzione e allocazione del costo dei danni derivanti dall’utilizzo degli stessi.
Una simile analisi risulta finalizzata a garantire un impiego efficace delle nuove tecnologie in ambito sanitario, oltre a favorire il progresso della ricerca tecnologica: l’individuazione chiara del quadro giuridico di riferimento consente, infatti, agli attori di volta in volta coinvolti da un lato, di modulare le proprie azioni in ottica di prevenzione del rischio di danno e successiva distribuzione del relativo costo e dall’altro, nella prospettiva del paziente danneggiato, di poter individuare il soggetto nei cui confronti formulare l’eventuale domanda risarcitoria.
La ricerca è stata pertanto organizzata in tre attività sviluppate mediante un’analisi multidisciplinare che ha considerato, anche dal punto di vista dell’impatto culturale, varie discipline (tra le quali in particolare le scienze mediche, economiche, tecnologiche e giuridiche), oltre all’esame di un caso di studio pratico, rappresentato dal progetto 5G-SOSIA, che ha accompagnato trasversalmente il complessivo lavoro di studio.
Il primo capitolo, seguendo le indicazioni generali sulla robotica provenienti dal Parlamento europeo, è stato dedicato all’elaborazione di una tassonomia e di una classificazione generale dei device tecnologici utilizzati in sanità e delle loro caratteristiche.
Una simile attività risulta in linea con il pensiero già teorizzato dalla sopra menzionata dottrina nazionale che ricordava come “al posto di fermarsi alla evocazione di una tecnica ovunque identica a sé stessa”, sia necessario muoversi “verso l’individuazione delle caratteristiche e degli effetti delle diverse tecnologie”.
Nel secondo capitolo l’analisi è stata condotta per individuare i principali rischi correlati all’utilizzo delle tecnologie in precedenza individuate e il loro concreto articolarsi.
Da ultimo, il terzo capitolo è stato dedicato all’esame dei profili di responsabilità. In tale sede sono stati esaminati i due principali modelli, fault- based e quello di natura oggettiva, adottati a livello nazionale per fronteggiare il verificarsi di eventi dannosi, la loro adeguatezza a fronteggiare i rischi derivanti dall’utilizzo di dispositivi digitali in sanità e l’eventuale rimodulazione di taluni loro profili in ragione dell’evolversi del quadro sociale di riferimento
Seguendo tale insegnamento, nell’ambito del percorso di dottorato multidisciplinare organizzato dalla Scuola Superiore Sant’Anna, il progetto di ricerca sviluppato nel presente elaborato si è concentrato sugli interrogativi giuridici posti dall’utilizzo delle nuove tecnologie emergenti in ambito sanitario, con l’obiettivo, mediante una rivalutazione sistematica dello stato dell’arte, di individuare i rischi correlati all’uso di tali tecnologie, le relative misure preventive previste a livello legislativo, nonché i modelli di responsabilità più adeguati alla prevenzione e allocazione del costo dei danni derivanti dall’utilizzo degli stessi.
Una simile analisi risulta finalizzata a garantire un impiego efficace delle nuove tecnologie in ambito sanitario, oltre a favorire il progresso della ricerca tecnologica: l’individuazione chiara del quadro giuridico di riferimento consente, infatti, agli attori di volta in volta coinvolti da un lato, di modulare le proprie azioni in ottica di prevenzione del rischio di danno e successiva distribuzione del relativo costo e dall’altro, nella prospettiva del paziente danneggiato, di poter individuare il soggetto nei cui confronti formulare l’eventuale domanda risarcitoria.
La ricerca è stata pertanto organizzata in tre attività sviluppate mediante un’analisi multidisciplinare che ha considerato, anche dal punto di vista dell’impatto culturale, varie discipline (tra le quali in particolare le scienze mediche, economiche, tecnologiche e giuridiche), oltre all’esame di un caso di studio pratico, rappresentato dal progetto 5G-SOSIA, che ha accompagnato trasversalmente il complessivo lavoro di studio.
Il primo capitolo, seguendo le indicazioni generali sulla robotica provenienti dal Parlamento europeo, è stato dedicato all’elaborazione di una tassonomia e di una classificazione generale dei device tecnologici utilizzati in sanità e delle loro caratteristiche.
Una simile attività risulta in linea con il pensiero già teorizzato dalla sopra menzionata dottrina nazionale che ricordava come “al posto di fermarsi alla evocazione di una tecnica ovunque identica a sé stessa”, sia necessario muoversi “verso l’individuazione delle caratteristiche e degli effetti delle diverse tecnologie”.
Nel secondo capitolo l’analisi è stata condotta per individuare i principali rischi correlati all’utilizzo delle tecnologie in precedenza individuate e il loro concreto articolarsi.
Da ultimo, il terzo capitolo è stato dedicato all’esame dei profili di responsabilità. In tale sede sono stati esaminati i due principali modelli, fault- based e quello di natura oggettiva, adottati a livello nazionale per fronteggiare il verificarsi di eventi dannosi, la loro adeguatezza a fronteggiare i rischi derivanti dall’utilizzo di dispositivi digitali in sanità e l’eventuale rimodulazione di taluni loro profili in ragione dell’evolversi del quadro sociale di riferimento
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